Cos’è il DAE?

Cos’è il DAE?

Il DAE o Defibrillatore Automatico Esterno (spesso abbreviato con AED, automated external defibrillator) è un defibrillatore in grado di riconoscere in modo automatico, e interrompere tramite l’erogazione di una scarica elettrica, le aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare.

Come funziona?

Esso analizza automaticamente il ritmo cardiaco, determina se è necessaria una scarica e, se è necessaria, seleziona sempre in modo automatico il livello di energia necessario.

L’utente non ha la possibilità di modificare l’intensità della scarica o di forzarla se il dispositivo segnala che non è necessaria.


Il funzionamento avviene per mezzo dell’applicazione di placche adesive sul petto del paziente. Si ma dove?

Nel caso di un adulto:

  • Il primo elettrodo applicato sotto la clavicola di destra a lato dello sterno.
  • Il secondo elettrodo al centro della linea ascellare media all’altezza del quinto spazio intercostale, alla sinistra del capezzolo.

Nel caso di pacemaker o piercing, le piastre vanno applicate a una distanza di 3 centimetri da questi ultimi. Generalmente nel caso di pazienti donne, è bene evitare di applicare gli elettrodi adesivi sopra la ghiandola mammaria.

Se la posizione standard è impossibile da ottenere, si può ricorrere a due alternative, che però hanno minor efficacia:

  • La posizione latero-laterale o bi-ascellare: i due elettrodi applicati applicati sulle pareti laterali del torace.
  • La posizione antero-posteriore: una piastra posizionata sul dorso, sotto la scapola sinistra, e l’altra anteriormente, a sinistra dello sterno.

Per quanto riguarda i pazienti in età pediatrica, invece, la posizione dipende dal tipo di elettrodi: se il defibrillatore è dotato di piastre pediatriche, allora si può mantenere la posizione standard antero-laterale. Altrimenti, se gli elettrodi sono troppo grandi per la dimensione del petto del bambino e c’è il rischio che si crei un arco voltaico tra le due, bisogna adottare la posizione antero-posteriore: una piastra posizionata sul dorso, sotto la scapola sinistra, e l’altra anteriormente, a sinistra dello sterno.

Quando gli elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e – se necessario – si carica e si predispone per la scarica.

Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni all’utente, ricordando che nessuno deve toccare il paziente e che è necessario premere l’apposito pulsante per erogare la scarica.


Dopo ciascuna scarica, il defibrillatore si mette in “attesa” e passati due minuti (corrispondenti a circa 6 cicli di RCP) effettua nuovamente l’analisi del ritmo cardiaco, e se necessario effettua una nuova scarica. Tra un’analisi e l’altro, si prosegue con l’RCP.


All’interno del DAE è presente una piccola “scatola nera” che, dal momento in cui l’apparecchio viene acceso, registra tutti i rumori ambientali tramite un microfono e l’elettrocardiogramma del paziente dal momento in cui vengono collegate le placche.

Ad oggi i DAE, sono disponibili in tutti i maggiori centri di aggregazione come Centri Commerciali, Parchi Divertimento, Palazzetti dello Sport, Stadi ed Impianti Sportivi, ma anche in altri punti all’aperto nelle città e nei paesi.

Pur essendo l’utilizzo molto semplice è necessario essere operatori certificati, ed è proprio la cultura che con Re-Heart vogliamo diffondere.

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